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Accreditamento 100294
Titolo LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO NEL TEAM: DALLA TERAPIA FARMACOLOGICA ALLA TERAPIA DIETETICA ED EDUCAZIONALE.
Data inizio 08/11/2014
Data fine 08/11/2014
Obiettivo N.18. CONTENUTI TECNICO-PROFESSIONALI (CONOSCENZE E COMPETENZE) SPECIFICI DI CIASCUNA PROFESSIONE, SPECIALIZZAZIONE E ATTIVITÀ ULTRASPECIALISTICA. MALATTIE RARE
Ore 6
Crediti 7
Professioni Medico chirurgo, Infermiere
Discipline Medicina generale (medici di famiglia), Infermiere
Quota iscrizione 0,00
Luogo Manfredonia, Regio Hotel Manfredi
Indirizzo Manfredonia, S.P. 58 km 12
Sponsor Plurisponsor
Resp. scientifico Dott.ssa Vincenza Azzarone
Razionale Il diabete mellito è una malattia che va trattata precocemente e in maniera aggressiva, perseguendo target ambiziosi di controllo glicemico. Ancora oggi non c’è accordo unanime su quale sia la strategia migliore per raggiungere questi target.
Oggi abbiamo a disposizione molti farmaci per la cura del diabete, alcuni potremmo chiamarli “tradizionali”, intendendo quelli che sono in commercio da più di 5 anni: metformina, sulfaniluree, glitazoni, inibitori dell’ alfa glicosidasi, altri farmaci cosiddetti “innovativi”, in commercio da pochi anni, le incretine, offrono al diabetologo un’arma in più che consente loro di fenotipizzare la terapia in maniera da intervenire sui meccanismi patogenetici della malattia.
Questi farmaci offrono numerosi vantaggi, quali il calo ponderale, proprio degli analoghi del GLP-1, la riduzione del rischio di ipoglicemia, rispetto alle sulfaniluree o all’insulina, la capacità di mantenere un controllo metabolico nel tempo, di prevenire il deterioramento di questo controllo, avere quella che chiamiamo una durabilità nel tempo.
I farmaci tradizionali sono di solito efficaci nell’abbassare inizialmente la glicemia, ma non impediscono l’evoluzione della malattia, molti pazienti devono perciò alla fine ricorrere all’insulina.
E’ evidente che bisogna conoscere a fondo le caratteristiche dei farmaci che andiamo ad utilizzare, per poterli utilizzare in piena sicurezza.
Le linee guida AMD/EASD pongono grande attenzione alla misurazione dei valori glicemici derivanti da un automonitoraggio glicemico domiciliare eseguito con modalità ben definite, che sia pertanto effettuato in maniera corretta.
In questo la figura dell’infermiere nell’assistenza al paziente diabetico riveste un ruolo estremamente importante, insieme a quella della dietista.
Infatti il conteggio dei carboidrati è un approccio alla cura del paziente diabetico insulino-trattato che può costituire un elemento facilitante l’aderenza al trattamento terapeutico attraverso la flessibilità nelle scelte alimentari.
L’uso della conta dei CHO contribuisce a migliorare la qualità di vita del paziente, incoraggiandolo a una maggiore compliance, al fine di raggiungere un buon compenso metabolico.

Risultati attesi
- Migliorare l’approccio terapeutico
- Ampliare la collaborazione interspecialistica a vantaggio dei pazienti
- Razionalizzare l’autocontrollo
Segreteria organizzativa ANF&CO
T. 0976 723430
M. 331 4959949
Mail: annamariastolfi@anfeco.it
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