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Accreditamento 156919
Titolo TDM E TERAPIA ANTIRETROVIRALE: IL PAZIENTE FRAGILE
Data inizio 17/05/2016
Data fine 17/05/2016
Obiettivo N.3. Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistiche. Malattie rare.
Ore 6
Crediti 6,9
Professioni Medico chirurgo
Discipline Cardiologia, Geriatria, Malattie metaboliche e diabetologia, Malattie infettive, Medicina interna, Nefrologia, Farmacologia e tossicologia clinica, Microbiologia e virologia
Quota iscrizione Partecipazione gratuita
Luogo Bologna, Policlinico Sant'Orsola-Malpighi, Aula Clinica Malattie Infettive
Indirizzo Bologna, Via Massarenti 11
Sponsor MSD Italia
Resp. scientifico Leonardo Calza
Razionale L’introduzione della terapia antiretrovirale altamente attiva (HAART) nel 1995 ha profondamente modificato la storia naturale dell’infezione da HIV, conducendo ad un crollo della mortalità per AIDS e ad un notevole incremento dell’attesa media di vita dei pazienti sieropositivi.
Parallelamente, però, negli anni successivi, si è osservato un significativo aumento dell’incidenza di complicanze a lungo termine associate all’infezione da HIV ma non definenti la condizione di AIDS, tra cui le neoplasie, le malattie cardiovascolari, le malattie renali e le epatopatie croniche.
La presenza di alterazioni della funzionalità epatica o renale può causare, come dimostrato in numerosi studi di farmacocinetica, profonde modificazioni nell’esposizione plasmatica ai farmaci antiretrovirali, che si caratterizzano spesso per un’estesa biotrasformazione a livello epatico e per un’escrezione prevalentemente urinaria o fecale. Se a ciò si aggiungono alcune condizioni fisiologiche in cui la farmacocinetica può subire significative variazioni (come la gravidanza, l’età infantile o quella avanzata) e condizioni di multiple terapie concomitanti per le comorbosità presenti con elevato rischio di interazioni farmacologiche, si comprende facilmente come lo studio e la conoscenza della farmacocinetica degli antiretrovirali rappresentino oggi un background culturale imprescindibile per l’Infettivologo Clinico.
In questo ambito il monitoraggio della concentrazione plasmatica (TDM) dei farmaci antiretrovirali costituisce uno strumento prezioso per valutare l’esposizione plasmatica del paziente a questi farmaci nelle suddette situazioni, come consigliato dalle Linee Guida nazionali ed internazionali sull’uso della terapia antiretrovirale. In questo modo sarebbe possibile evitare una sottoesposizione (con rischio di fallimento virologico e resistenza virale) od una sovraesposizione (con rischio di tossicità) agli stessi.
Il meeting "TDM e terapia antiretrovirale: il paziente fragile" si propone pertanto di focalizzare e approfondire questi aspetti mediante alcune relazioni tenute da esperti del settore che affrontino le possibili applicazioni della farmacologia clinica alla terapia antiretrovirale e attraverso la discussione di esperienze che possano rappresentare gli scenari clinici in cui esse si realizzano concretamente.
Riprendendo la tematica già affrontata in un precedente convegno svoltosi nel Febbraio 2015, il meeting questa volta focalizzerà l’attenzione in particolare sull’utilità del TDM in pazienti fragili affetti da comorbosità o in particolari situazioni che possono influenzare la farmacocinetica degli antiretrovirali e dunque causare problemi di inefficacia o tossicità (insufficienza epatica, insufficienza renale, età avanzata, gravidanza, età pediatrica, ecc.).
Segreteria organizzativa info@iec-srl.it
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