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Accreditamento | 69284 |
Titolo | LA TERAPIA FARMACOLOGICA DEL NODULO TIROIDEO E DELLE DISFUNZIONI TIROIDEE SUBCLINICHE |
Data inizio | 05/10/2013 |
Data fine | 05/10/2013 |
Obiettivo | N.18. LA TERAPIA FARMACOLOGICA DEL NODULO TIROIDEO E DELLE DISFUNZIONI TIROIDEE SUBCLINICHE |
Ore | 7 |
Crediti | 8 |
Professioni | Medico chirurgo, Farmacista, Dietista, Infermiere |
Discipline | Endocrinologia, Medicina generale (medici di famiglia), Farmacia ospedaliera, Farmacia Territoriale, Dietista, Infermiere |
Quota iscrizione | 0,00 |
Luogo | Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Potenza |
Indirizzo | Potenza, Via V. Verrastro 3/L |
Sponsor | IBSA Farmaceutici |
Resp. scientifico | Giuseppe Citro |
Razionale | Le malattie della tiroide sono molto diffuse e sono diagnosticate con sempre maggiore frequenza grazie al miglioramento delle metodiche diagnostiche disponibili. Ciò consente di svelare le disfunzioni tiroidee in uno stadio molto iniziale (subclinico), in cui, cioè, non vi sono ancora manifestazioni cliniche rilevanti o apparenti. Tuttavia, già in questa fase, sembrerebbe che indagini approfondite possano dimostrare alterazioni iniziali a carico dei diversi bersagli degli ormoni tiroidei, come il cuore, il tessuto osseo, la psiche, il metabolismo lipidico; su tale assunto non vi è accordo unanime, mentre è certo che tali alterazioni divengono più gravi quando la disfunzione tiroidea è conclamata. Assodata l’importanza della diagnosi precoce della alterazioni tiroidee, circa l’atteggiamento da tenere nelle situazioni subcliniche vi sono opinioni contrastanti sulla opportunità di attuare una semplice sorveglianza su tali situazioni subcliniche, ovvero attuare trattamenti che avrebbero, in una certa misura, effetti preventivi sullo sviluppo di potenziali danni d’organo legati a disfunzioni tiroidee più gravi; si vuole pertanto fare un punto sulle principali evidenze scientifiche in tale direzione. Per quanto riguarda la terapia con tiroxina del nodulo tiroideo benigno si tratta di una pratica molto diffusa; secondo gli studi survey disponibili, circa la metà degli endocrinologi statunitensi ed europei la utilizza routinariamente, e molti “opinion leader” in questo campo la raccomanda. Tuttavia, i dati scientifici su questa terapia non sono univoci, essendoci evidenze a favore ed evidenze contro la efficacia della terapia TSH-soppressiva sul nodulo tiroideo; è quindi utile ricercare un consenso, alla luce delle evidenze scientifiche, rispetto all’uso della tiroxina nella patologia nodulare benigna della tiroide. Infine è utile un approfondimento su aspetti potenzialmente innovativi della terapia delle tireopatia attraverso l’utilizzo di nuove formulazioni di tiroxina e la possibilità di utilizzare terapie a base di selenio. Risultati attesi - Illustrare le moderne possibilità diagnostiche e terapeutiche - Ampliare la collaborazione interspecialistica a vantaggio dei pazienti |
Segreteria organizzativa | ANF&CO della dr.ssa Annamaria Stolfi Cell. 3314959949 e-mail: annamariastolfi@anfeco.it |
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